Meno 100 chili by Roberto Cavallo

Meno 100 chili by Roberto Cavallo

autore:Roberto Cavallo
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788866270713
editore: Edizioni Ambiente
pubblicato: 2012-10-22T16:00:00+00:00


Le borse di plastica riutilizzabili e le cassette pieghevoli (- 3 chilogrammi)

Il modo migliore per ridurre i rifiuti è incominciare da quando ci rechiamo a far la spesa. Pensiamo che tutti i giorni ci capitano tra le mani le borse per far la spesa, i cosiddetti shopper, in plastica, in polietilene, un polimero riciclabile.

Ogni italiano ne “produce” in pratica una ogni due giorni: 30 milioni di sacchetti ogni giorno vengono portati a casa. Alcuni di noi li utilizzano per buttarci l’immondizia, destinandoli così alle discariche o agli inceneritori. Circa un italiano su 3 li butta correttamente nella raccolta differenziata della plastica e molti se li tengono nei cassetti di casa o dentro raccoglitori più o meno creativi.

Un recente decreto, tutto italiano, ne ha vietata la distribuzione dal 1° gennaio 2011. Decreto un po’ sofferto che ha avuto come effetto immediato una prima sostituzione delle borse in plastica con borse biodegradabili. Sono simili alle altre a vedersi, un po’ più soffici al tatto, ottenute con materiale naturale, principalmente mais. Certo così è già un passo avanti, perché se disperse nell’ambiente impiegano molto meno tempo a degradarsi e non inquinano con molecole di sintesi e nel migliore dei casi possono essere usate per fare la raccolta differenziata degli scarti di cucina per poi fare compost.

La cosa migliore sarebbe però non usare proprio prodotti usa-e-getta. Ma come si può fare?

La buona notizia è che le alternative ci sono. Prima dell’Italia ci aveva pensato la Corsica nel 2003 a vietare i sacchetti in plastica usa-e-getta. E per accompagnare questo cambiamento ha distribuito borse in plastica spessa, così da poter essere utilizzate più e più volte. Non è raro infatti, passeggiando per i paesini della Corsica vedere borse in plastica con sopra una foto delle Bocche di Bonifacio o del porto di Bastia o dei monumenti paleolitici di Filitosa e una scritta piuttosto eloquente: “Praticu è assai megliu pè a Corsica” e subito sotto “Ún mi ghjittate micca. Ún imbruttu micca. Difendu a Natura”. Non c’è bisogno di traduzione!

Oppure si possono utilizzare borse in tela o in cotone: sono naturali e riutilizzabili più e più volte e se si sporcano le possiamo lavare. Sono sempre più diffuse e ce ne sono davvero di moltissime dimensioni, con manici lunghi o corti, più o meno capienti, e sono facili da tenere in tasca o nella borsa da passeggio. Oppure possiamo mettere nel bagagliaio dell’auto una cassetta in plastica o ancora utilizzare una cassetta in legno o uno scatolone che spesso si trovano in fondo al supermercato stesso. Se andiamo al mercato rionale possiamo aiutarci con un carrellino nel quale depositare i sacchetti in carta nei quali abbiamo riposto frutta, verdure o il pane! Se poi siete brave e bravi con la manualità e la macchina da cucire potete costruirvene secondo i vostri gusti. Internet è pieno di esempi, istruzioni e video per confezionare borse di ogni foggia.84

Così possiamo davvero eliminare i sacchetti usa-e-getta e dare un forte contributo ambientale.

In Italia consumiamo poco meno di 260.000 tonnellate di plastica all’anno sotto forma di sacchetti.



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